Barcellona, capitale della regione catalana, è una delle mete turistiche più visitate in Europa, grazie al suo fascino e alla sua atmosfera che la rendono unica al mondo.
Per prima cosa bisogna sapere che, anche se fa parte della Spagna, Barcellona, e la Catalogna in generale, ha una sua precisa identità storica, culturale e linguistica, che la differenziano da tutta la Spagna.
La Catalogna, prima indipendente, dopo l’unificazione con Madrid, ha rafforzato la propia identità regionale, conservando addirittura una sua bandiera.
La lingua parlata è il catalano, abbastanza differente dal castigliano (lingua ufficiale di Madrid), in particolare per quanto riguarda la pronuncia; il catalano infatti ha subito maggiormente l’influenza della lingua provenzale.
Ma non preoccupatevi, potrete comunicare con i barceloneti anche in castigliano, infatti la maggioranza della popolazione spagnola è praticamente bilingue.
Barcellona però, non è solo una città legata alle proprie tradizioni, ma è anche una città dinamica, in continua evoluzione, capitale del divertimento e dell’arte Europea.
Inoltre in occasione delle olimpiadi del 1992, ha avuto occasione di attuare un piano di modernizzazione della città, migliorando le comunicazioni metropolitane, i suoi parchi e le sue infrastrutture.
Negli ultimi anni è stata anche nominata una delle città europee più sensibili al rispetto dell’ambiente, e più pulite.
Barcellona ed i suoi parchi
Barcellona, oltre ad essere nota per la sua vita notturna e per la sua ricca offerta di divertimento è anche una città immersa nel verde. Infatti numerosissimi sono i suoi parchi pubblici curati nei minimi particolari.
Ogni giorno le strade e i parchi vengono lavati, e questo, unito ad un senso di rispetto per la città, che i cittadini Barceloneti hanno, rendono Barcellona una città verde e pulita.
Oltre ai numerosi parchi, vi è uno splendido Giardino Botanico, fra i più famosi in Europa. È stato inaugurato nel 1999, e occupa un terreno di quattordici ettari, e rappresenta la vegetazione mediterranea di tutto il mondo.
La distribuzione delle piante nel giardino è stata realizzata in base alla loro provenienza geografica (Australia, Sudafrica, Cile, California, Mediterraneo orientale, Mediterraneo occidentale, Nord Africa, Isole Canarie).
Il Giardino Botanico, oltre ad avere una funzione espositiva, serve anche ad evitare l’estinzione delle specie vegetali. Un’altra meta da non perdere è sicuramente lo zoo di Barcellona, situato nel Parc de la Ciutadella. Lo zoo occupa tredici ettari del parco, e ospita all’incirca 3500 animali di tutte le specie (all’incirca 350).
Numerosissime sono le scimmie (orango, scimpanzè, gorilla, etc.), i volatili (colibrì, condor, gufo, civetta, etc.), ma anche i felini e le giraffe. Inoltre nello zoo vi è un acquario, con spettacolo dei delfini a orario, e un terrario.
Famosissimo è anche l’aquarium, situato nel porto turistico di Barcellona, meta indicata per grandi e piccini. Una delle sue più belle attrazioni è un tapis roulant, circondato da vetrate che vi proietterà in un mondo sottomarino abitato da meduse, murene e squali.
Barcellona e Antoni Gaudi
Antoni Gaudì, nato a Reus nel 1852, uno dei massimi esponenti del modernismo catalano, è l’artista che più ha contribuito a rendere Barcellona una città magica e unica nel suo genere.
Questo incredibile artista progettò ed attuò numerosissime opere, dalle cattedrali ai palazzi e i parchi. Uno dei simboli di Barcellona è sicuramente la Sagrada Familia, che è stata progettata e iniziata da Gaudì.
L’opera purtroppo non è stata portata a termine poiché Gaudì morì prima in un incidente nel 1926. La Sagrada Familia rappresenta la genialità di Gaudì, infatti è una sintesi perfetta di tutti gli stili: gotico, preistorico, astrattismo, etc.Per quanto riguarda l’ultimazione dell’opera, dopo la sua morte i lavori continuarono, ma furono subito interrotti dalla guerra civile Spagnola.
Tra gli anni ’26-’50 ci fu un forte dibattito tra i critici del tempo; alcuni volevano terminare la Sagrada seguendo il progetto di Gaudi, mentre altri preferivano lasciarla così com’era. Alla fine prevalsero i primi e ancora oggi sono in atto i lavori, ma comunque è possibile visitarla.
La Sagrada è molto imponente e suggestiva grazie alle sue altissime torri sulle quali è possibile salire e godere di un ottima vista. Inoltre al suo interno vi è un museo dove sono esposte le tappe della sua costruzione.
Ma come abbiamo detto Gaudì abbellì Barcellona anche con numerosi palazzi; uno dei più famosi è, ad esempio, Casa Vicens. Vicens era un industriale di mattonelle, e Gaudì, ispirandosi alla professione di questo industriale, abbellisce la facciata del palazzo con mattonelle di tutti i colori, con archi moreschi e balconi in ferro battuto.
Casa Batlò, invece, è una delle più particolari, in quanto è ornata con colonne simili a “ossa”, e il suo tetto è costituito da una sorta di drago. Casa Milà, invece è caratterizzata dalla linea curva che si estende su tutta la facciata. Persino le finestre e i balconi sono costituiti da curve. Uno dei committenti più importanti per Gaudì fu sicuramente Guell, un famoso industriale, che commissionò all’artista non solo Palà Guell, ma anche il più famoso Parc Guell.
Il progetto di quest’ultimo prevedeva la costruzione di un grande parco diviso in lotti, nei quali doveva essere costruita una villetta. Gaudì costruì anche una portineria con le mura e una grande terrazza. Il parco è veramente insolito: le costruzioni sembrano confondersi con la natura e viceversa.
Questo grazie all’utilizzo di materiali simili alla roccia e allo stile che richiama continuamente paesaggi naturali. Oggi Parc Guell è stato donato all’autorità civile ed è un parco pubblico.
Barcellona, la sua cucina e le festività catalane
Cucina tradizionale catalana
La cucina Catalana è, ancora oggi, una delle più apprezzate del Mediterraneo.
Gli spagnoli solitamente sono abituati a mangiare molto tardi: verso le 15.00 per il pranzo, e le 22.00 per la cena. Se siete abituati a mangiare presto, ma non volete ritrovarvi da soli nel ristorante di Barcellona, vi consiglio di provare a fermare la fame assaggiando in uno dei moltissimi locali affacciati sulle ramblas, le tapas, piatti assortiti con olive miste, truita (frittata), calamari, fabes (fave), e molto altro.
La cucina catalana è caratterizzata dall’uso dell’olio d’oliva dai pomodori, dall’aglio e da alcune salse come la picada (prezzemolo, noci, pangrattato, aglio e zafferano).
Sicuramente di ottima qualità è la carne, molto apprezzata, in particolar modo il maiale, il pollo e l’agnello. Caratteristici di Barcellona sono gli accostamenti mare e montagna, con salsicce, coniglio, e pesce.
Vicino al porto potrete trovare numerosi ristoranti , dai più economici a quelli più costosi, specializzati in pesce; piatti tipici sono la sarsuela ( zuppa di pesce), l’arros negre (risotto al nero di seppia) e la fideua, una sorta di paella con la pasta al posto del riso. La cucina catalana è anche famosa per i suoi dolci, ed in particolare per la crema catalana, una sorta di creme brulè.
Le Festività di Barcellona
Numerosissime sono le festività a Barcellona, sia di origine religiosa che popolare, eccovi qui riportato un breve schema:
Gennaio: a Barcellona, come nel resto d’Europa si festeggia il capodanno. Particolare è la tradizione di mangiare dodici acini d’uva come buon asuspicio
Febbraio: in questo mese viene dedicata un’intera settimana ai festeggiamenti del carnestoltes, il nostro carnevale.
Marzo : il 3 Marzo vi è la festa di Sant Medir de Gracia, la festa delle fave, con sfilata in costume con abiti tradizionali.
Aprile : il 23 di questo mese è Sant Jordi, ovvero san Giorgio, santo protettore della regione catalana. In occasione di questa ricorrenza donne e uomini sono soliti scambiarsi dei regali; le prime ricevono rose, mentre i secondi un libro.
Giugno : è la volta della Trobada Castellera. Verso la metà di Giugno i catalani organizzano una altissima torre umana, formata da ragazzi gli uni sulle spalle degli altri.
Settembre : dal 17 al 24 si festeggia la Mercè (la Madonna), che salvò Barcellona dalla piaga delle cavallette , venendo così eletta patrona della città. Questa è sicuramente la festività più importante dell’anno, dove si susseguono sfilate di gegants (pupazzi giganti), casteller (castelli umani), e vivaci danze in piazza.
Dicembre: in questo mese la città è solita festeggiare il Natale; famoso è il presepe di placa Sant Jaume.
Barcellona ed il Nou Camp
Se siete appassionati di calcio e state organizzando le vostre vacanze a Barcellona non potete dimenticarvi di visitare il Nou Camp lo stadio del FC Barcelona.
Considerato il secondo stadio al mondo per dimensione, dopo il Maracanà di Rio, ha una capienza di 120.000 persone e oggi rappresenta uno degli itinerari turistici più gettonati della città catalana.
Ma il Camp Nou, ospita anche al suo interno negozi, dove è possibile acquistare prodotti del FC Barcelona, ristoranti e fast-food, una pista di pattinaggio sul ghiaccio e un museo.
Il biglietto d’entrata per quest’ultimo costa all’incirca 11euro, e comprende la visita allo stadio, dove dagli spalti si può ammirare lo splendido campo da calcio, agli spoiatoi, e al museo dove sono esposte coppe, foto, ma anche maglie e scarpette dei giocatori più famosi, che hanno fatto la storia del FC Barcelona.
Oggi il Barcellona, non è solo una squadra di calcio tra le più forti e ricche del mondo, ma è anche un simbolo per questa città.
Inoltre l’arrivo al barcellona di giocatori del calibro di Messi, Suarez e Griezmann, hanno aumentato l’entusiasmo nel pubblico Barceloneta.
I colori della squadra sono sempre stati il blu e il rosso (blau-grana), ovvero i colori della provincia Svizzera di Gamper, il fondatore della squadra. Le partite si giocano il sabato sera e la domenica pomeriggio, e i biglietti possono essere acquistati direttamente allo stadio, con un pò di anticipo.
Ma al di la del valore sportivo che ha questa struttura mi preme sottolineare l’importanza che ha assunto dal punto di vista turistico. Di fatto lo stadio è stato trasformato in un vero e proprio monumento inserito in tutte le guide di viaggio di Barcellona tra le cose da vedere a tutti i costi.